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domenica 27 febbraio 2011

yara è stata trovata ma morta non lontano da casa

Yara è morta, il corpo non lontano da casa
E ora si apre un giallo sul ritrovamento

La scoperta in un campo a 10 km da Brembate: indosso gli stessi abiti del giorno in cui sparì nel nulla. Gli inquirenti: difficile sia stata trasportata di recente, ma testimoni affermano che quella zona era stata attentamente perlustrata

BREMBATE - Si sono conclusi nel modo più drammatico tre mesi di angoscia. E' stato trovato il cadavere della giovane Yara Gambirasio (FOTO 1), scomparsa esattamente il 26 novembre a Brembate di Sopra. Il corpo della tredicenne è stato rinvenuto in una campo tra Madone e Chignolo d'Isola, a una decina di chilometri da Brembate di Sopra, il paese in cui la ragazza viveva con la famiglia, e a poche centinaia di metri dal centro di coordinamento delle ricerche. Era abbandonato in un campo incolto, fra l'erba alta, in posizione supina.

I rilievi sul luogo del ritrovamento 2

Il giallo. Yara era scomparsa il 26 novembre scorso. Ed è giallo su come il suo corpo possa essere arrivato in quel campo. C'è chi sostiene che possa essere stato portato lì addirittura in mattinata. Gli investigatori stanno ascoltando un testimone che dice di aver visto un'auto partire a tutta velocità dal sentiero dove è stato rinvenuto il corpo. Lo stato di decomposizione, però, sembra rendere insostenibile questa tesi: saranno gli accertamenti scientifici da eseguire nei prossimi giorni a confermarla o smentirla. Gli investigatori hanno acquisito le immagini
di alcune telecamere delle ditte che si trovano non lontano dal luogo del ritrovamento. E Giovanni Valsecchi, capo della Protezione civile di Brembate, conferma che "la zona è stata perlustrata e controllata più volte in questi tre mesi". Alcuni testimoni comunque hanno riferito di aver saputo da altri (e quindi indirettamente) che un'auto è stata vista oggi sfrecciare in via Bedeschi, fermarsi per un attimo e poi ripartire. Sempre secondo le voci, una vettura sarebbe stata effettivamente trovata abbandonata nella zona, ma questo ulteriore particolare è stato smentito dagli investigatori.
Ma il corpo di Yara "era nascosto dalle sterpaglie, non così in vista da poter essere notato da chi attraversava la zona". precisa un inquirente. Inoltre, secondo un investigatore "nessuno ha mai parlato di una macchina vista allontanarsi a tutta velocità".

Intorno alle 20 è arrivata sul luogo del ritrovamento Cristina Catteneo, anatomopatologa specializzata nelle indagini sui cadaveri decomposti. Molto probabilmente la professionista è stata chiamata dagli investigatori proprio per valutare dallo stato del corpo e dalla postura la compatibilità con un abbandono improvviso e recente. Secondo indiscrezioni, lo stato del cadavere sarebbe di estrema fragilità, ma la parola definitiva non è stata ancora detta dagli investigatori, che al momento si riservano su entrambe le ipotesi.
L'autopsia sul corpo della ragazza sarà effettuata lunedì. Agli accertamenti autoptici dovrebbero partecipare, oltre al medico legale, anche un patologo e un genetista. Il corpo della ragazza è stato trasportato in serata all'Istituto di medicina legale di Milano. Alla partenza del feretro, applausi e pianti delle persone che si erano raccolte vicino al luogo del ritrovamento. Poco prima, avevano lasciato il luogo del ritrovamento sia il Questore di Bergamo, Vincenzo Ricciardi, sia il magistrato titolare dell'inchiesta, Letizia Ruggeri.

Luca Aresu, un giovane di Madone (bergamo) che ha partecipato tra novembre e dicembre alle ricerche di Yara con alcuni amici alpini e che spesso ha attraversato la zona dove oggi è stato trovato il cadavere della ragazza facendo jogging, esclude che il corpo sia rimasto lì per tre mesi. "E' una zona dove sono andato spesso a correre e che ho attraversato anche con il mio setter almeno un paio di volte. L'avremmo trovata diecimila volte. Tanta altra gente è passata di lì con i cani". Aresu definisce "remota" anche l'ipotesi che il corpo sia stato trasportato dal torrente Dordo che scorre nella zona di campagna dove è stato trovato il cadavere.
"Il corpo di Yara, pochi giorni fa non era nel punto in cui è stato trovato oggi": ne è sicuro Pierluigi Marra, sindaco di Chignolo d'Isola. "In questa zona - ha spiegato Marra - le squadre della Protezione civile e della polizia locale hanno effettuato diverse perlustrazioni, almeno tre, proprio lungo il sentiero in cui è stato trovato il cadavere".

La scoperta. A scoprire il corpo della tredicenne nascosto tra la fitta vegetazione del campo incolto, sarebbero stati dei ragazzi che stavano facendo volare un aereo da modellismo caduto proprio dove si trovava il cadavere. I giovani hanno avvertito un familiare che era con loro e che ha immediatamente chiamato gli investigatori.  Quest'ultimi hanno identificato Yara con indosso i resti dei vestiti che aveva la sera della scomparsa. Anche l'apparecchio per ortodonzia insieme con l'abbigliamento, ha convinto gli investigatori di trovarsi di fronte al cadavere della ragazzina. I ragazzi sono stati sentiti a lungo dagli inquirenti per cercare di ricostruire esattamente il momento del ritrovamento del corpo ed anche per capire se abbiano visto qualcosa utile alle indagini.

Arrivano gli Ert. Sul posto sono stati chiamati a intervenire gli Ert, gli Esperti ricerca tracce della polizia, un reparto che dipende direttamente dalla Direzione centrale anticrimine. Si tratta degli stessi uomini intervenuti nell'omicidio del piccolo Tommaso Onofri, il bimbo rapito e ucciso a Casalbaroncolo. Gli Ert dispongono di apparecchiature altamente tecnologiche come il crimescope, un sistema di illuminazione a lunghezza d'onda selettiva per la ricerca di tracce, il sistema di misura laser tipo distanziometro, il metal detector selettivo, sistemi per evidenziare le impronte presenti o tracce di sangue.

Il precedente. Nella zona del ritrovamento, che è stata completamente transennata, ci sono molti capannoni, alcuni in costruzione, e il campo, molto esteso, si sviluppa proprio al termine degli edifici. L'area, in via Bedeschi, è la stessa in cui il 16 gennaio scorso era stato trovato il cadavere di un dominicano di 26 anni, ucciso probabilmente dopo una lite in discoteca.

L'annuncio in chiesa. "Devo darvi una brutta notizia. E' stato ritrovato un corpo, dovrebbe essere quello di Yara": così il parrocco di Brembate di Sopra, don Corinno Scotti si è rivolto ai suoi parrocchiani al termine della messa serale. Il sacerdote ha usato tutta la cautela del caso, ma fra i presenti c'è stato un profondo fremito e una sorta di boato ha percorso la chiesa. Il sindaco di Brembate di Sopra ha annunciato agli abitanti che, quando la tragica notizia sarà ufficialmente confermata, verrà proclamato il lutto cittadino.
Don Corinno ha descritto come "molto scosso" il padre di Yara. "Sono stato da loro con il sindaco - racconta il sacerdote - e ho parlato con il papà, la madre non se l'è sentita. Non ci siamo detti molto, l'ho abbracciato e mi è parso molto scosso, ma di una forza come sempre esemplare. Di fronte a una notizia tremenda come questa è stato molto dignitoso".

 
(26 febbraio 2011)

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