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domenica 28 agosto 2011

albanese bastardo seviziava donne e le constringeva a prostituirsi sulla strada!

Fermato Ilir Kadiu, 30enne albanese pregiudicato
Le donne sono romene di 24 e 18 anni

Ilir KadiuIlir Kadiu

Costringeva due donne a prostituirsi per avere denaro con cui giocare alle slot machine e ai video poker. Ilir Kadiu, trentenne albanese, pregiudicato e nullafacente, è stato fermato lunedì scorso dai carabinieri di Bologna: l'uomo, residente a Ravarino, nel Modenese, è accusato di aver sfruttato, per tre mesi, due ragazze romene di 24 e 18 anni. Le due donne alloggiavano in un appartamento affittato da Kadiu a Crevalcore. La prostituzione, invece, spaziava da Anzola dell'Emilia a Modena e Cervia.
L'INDAGINE - L'indagine è partita dalla denuncia presentata dalla più giovane delle due ragazze ai carabinieri di Anzola: ai militari la ragazza ha segnalato la scomparsa della connazionale, raccontando che si trattava di una cugina con la quale divideva un'abitazione in via Gramsci a Modena. Versione che non ha convinto i carabinieri. Così i militari, dopo aver messo sotto osservazione l'appartamento modenese, hanno visto come stavano realmente le cose: le due donne, con botte e minacce dell'albanese, erano costrette a prostituirsi. Per quanto riguarda la 24enne, secondo i militari la ragazza sarebbe riuscita a sfuggire trovando rifugio in un luogo sicuro.
L'OPERAZIONE - L'uomo è stato fermato, insieme alla 18enne, proprio nell'appartamento di Crevalcore: all'interno i Carabinieri hanno trovato anche una pistola scacciacani, circa 1.000 euro in banconote di vario taglio e svariato materiale inerente all'attività di prostituzione (preservativi ed indumenti succinti). Le indagini hanno permesso inoltre di acclarare che Kadiu, mentre la 24enne si prostituiva, restava in zona sottoponendola a numerosi controlli telefonici e diretti. Lo sfruttatore cambiava spesso il luogo dove far prostituire le donne, decidendo sulla base di stime sui proventi nelle varie zone (giudicati superiori a Modena e a Cervia) e sulla possibilità di evitare i controlli da parte delle forze dell'ordine. Gli inquirenti, inoltre, hanno verificato che anche l'appartamento di Crevalcore veniva usato come luogo per consumare rapporti sessuali, fissati con appuntamenti telefonici, tra la 24enne e clienti abituali (circa una decina) a cui la donna aveva fornito il numero nel corso di precedenti adescamenti lungo la strada. Nella giornata di ieri il fermo di Kadiu è stato convalidato dal Gip e l'albanese si trova ora agli arresti domiciliari.

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